dora
(mercoledì 23 febbraio 2011)
Categoria:
Malinconia
Due strade diverse
Stamattina è venuta da me una mia coetanea, farmacista; anni molto ben portati, vedova da 13 anni e.....depressa. E' stato inevitabile per me fare un confronto: anche suo marito se ne è andato in sei soli mesi, per un cancro. Da allora non riesce a venirne fuori. Ho tentato di portarle il mio esempio, ho usato tutte le mie armi, ma ....niente è stato come parlare a un muro di gomma. Allora mi sono fatta un esame di coscienza: non sarò stata io invece a "dimenticare" troppo in fretta? Cosa induce una donna a chiudersi nel suo dolore per 13 anni e un'altra a "archiviare" la sua vita, inventandose un'altra? Non certo l'intensità dei sentimenti, perchè credo che poche donne abbiano amato, come me, il proprio marito; neanche l'egoismo, perchè sono certa di non essere così narcisista. Chissà se vista dall'esterno io non sembro l'equivalente di una moderna vedova allegra, e la mia coetanea una splendida figura di fedeltà coniugale che va oltre il tempo. Se analizzo ora a freddo i primi mesi in cui ho dovuto affrontare la solitudine, mi sembra di aver vissuto come avvolta in una nebbia; tutte le mie azioni erano improntate all'abitudine e il mio unico pensiero era quello di nascondere il mio stato d'animo per non aggravare il dolore che provavano i miei tre ragazzi. Ma "sentivo" di avere una carica affettiva che andava giorno dopo giorno accumulandosi e che sapevo di dover riversare ancora su qualcun altro, altrimenti sarei morta "dentro". E, miracolosamente sulla mia strada è apparso F. Anche lui, vagava come uno zombie, vittima delle mie stesse emozioni. Non mi sono mai fatta domande sul mio ritorno alla vita, tranne oggi, dopo aver messo a confronto la mia scelta con quella di un'altra donna, nelle mie stesse condizioni. Lei non riesce a venirne fuori; perchè io sì!!!!?????